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aprile 5, 2013

Un amore a tempo indeterminato

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Son tempi grami, effimeri. Tutto non dura che lo spazio di un secondo, è passeggero, precario o a tempo determinato. Abbiamo un lavoro precario, destinato a venir meno da un momento all’altro e non per nostra volontà. Quando ti trovi davanti un contratto da firmare – se e ripeto se, hai la fortuna di trovartelo davanti – il più spesso delle volte riporta la scritta: ‘a tempo determinato’ oppure ‘a progetto’, così tu inizi un’avventura sapendo già che dovrà finire. Abbiamo una salute precaria. Ci ammaliamo per tutto e anche di più: intolleranze, allergie, patologia che solo cinquant’anni fa non esistevano e che ci costringono a convivere con i farmaci in alcuni casi anche per tutta la vita. Abbiamo un meteo precario. Un giorno piove, l’altro c’è il sole; a volte piove e c’è il sole nel giro di un pomeriggio. Non si possono più programmare partenze né weekend, nemmeno le stazioni meteorologiche riescono a stare dietro a questo meteo volubile. Abbiamo una pace precaria. Giusto l’altro ieri un giovane coreano cicciottello, somigliante al tamarro di Oppa Gangnam Style, ma con la sfiga che invece è a capo della Corea del Nord, si è svegliato e ha deciso di dichiarare un attacco nucleare sugli Stati Uniti, minacciando di morte l’umanità intera. Tutti gli organismi internazionali sono già all’opera per arginare la follia di questo individuo, ma sappiamo bene cosa può fare la sete di vendetta mista a pazzia di uno squilibrato mentale.

In tutto questo caos, però noto emergere una certa voglia di stabilità per quanto riguarda l’amore. Le persone sono stanche di vivere relazioni mordi e fuggi, i cuori sono stufi di vagare soli per questo mondo. Per contrastare la crisi globale e la mancanza di durevolezza, si sceglie di ancorarsi saldamente alla mano di qualcun altro: si camminerà forse più lentamente, ma si arriverà di sicuro al traguardo senza perdersi né farsi male.

Mai come in questi anni molti dei miei amici hanno preferito il “Sì” eterno del matrimonio al fidanzamento a oltranza o alla convivenza, nella convinzione che almeno quello possa, debba durare per sempre. Anche quelli single hanno abbandonato la caccia al divertimento di una notte per dedicarsi anima e cuore alla ricerca dell’anima gemella.

In un mondo in cui tutto dura lo spazio di un secondo, in cui tutto ha una scadenza come il latte intero o come lo yogurt, vogliamo che almeno l’amore duri. E per sempre. Un ritorno a sessant’anni fa, quando non si sapeva se si riusciva a vedere la luce il giorno dopo, non si sapeva se il pane del mezzogiorno sarebbe bastato a sfamare i propri figli la sera, non si sapeva se si sarebbe riusciti a tornare vivi dal fronte. Ma si sapeva che se si fosse riusciti, ci sarebbe stata lei ad aspettarti a braccia aperte a casa. Oggi come ieri: per tornare a dire “Ti amo”, un bel presente, forte e chiaro, dal sapore di futuro. Perché come ci insegna la grammatica italiana, il presente progressivo di amare non è mai entrato in uso. E forse mai lo farà.

a tempo indeterminato amore coppia crisi lavoro Matrimonio meteo pace precarietà salute
by Francesca Favotto | 5 comments
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5 Comments

  1. Filippo says:

    Che tristezza, un pochino di positività please. Poi la parte sul meteo fa molto anzianotti…

    13 anni ago · Rispondi
  2. Sandra says:

    Secondo me, invece, anche il riferimento al tempo era calzante! Siamo in un momento in cui tutto sembra precario, è vero! Per fortuna possiamo investire sull’amore 🙂

    13 anni ago · Rispondi
  3. Rossella says:

    Secondo me il riferimento al tempo e’ importante.
    Esiste il divorzio e penso che il nostro romanticismo sia in ritardo rispetto a questa nuova concezione del “per sempre”.
    A maggior ragione un uomo che mi dice: Sai, dal primo istante ho pensato che tu saresti stata la donna a cui avrei voluto corrispondere l’assegno divorzile… Mi vuoi sposare?
    Quest’uomo sarebbe sulla buona strada per farmi prendere in considerazione l’idea del matrimonio.
    L’amore a tempo indeterminato puo’ esistere solo quando il romanticismo fa da cornice.
    Io, anche se non fossi credente, potrei fondare la mia storia d’amore solo sul “per tutta la vita”! Rappresenta un valore importantissimo ma rispetto chi la pensa diversamente perche’ per fortuna esiste la liberta’!
    Un saluto 🙂

    13 anni ago · Rispondi
  4. elena uboldi says:

    ciao,anni fa per trasgressione,per inesperienza,o altro avrei scelto la convivenza oggi dopo anni di matrimonio.e sono una giovane donna ,sto bene,non sono per niente pentita di essermi sposata solo civilmente,perche’ non cattolici,ma comunque con valori spirituali in cui ci ritroviamo,anche se ci sono delle difficolta’ le abbiamo sempre e comunque affrontate e superate!!!sto bene nel mio matrimonio!!!

    13 anni ago · Rispondi
  5. Francesca Favotto says:

    Ciao ragazze! Che bello leggere di persone che ancora credono nell’amore per sempre, nonostante tutto. Benvenute nel club! 😉 Vi abbraccio!

    13 anni ago · Rispondi

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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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