Avrei voglia di dormire per 8 ore filate. Di addormentarmi senza i mostri nella testa. Di risvegliarmi con la colazione a letto. E di vestirmi per andare una giornata al mare, a mangiare la focaccia, guardando le onde andare e venire. Avrei voglia di ballare forsennatamente, fino all’alba, fino a sudare. Avrei voglia di fare l’amore, fino all’alba, fino a sudare. Avrei voglia di sedermi per un giorno intero sull’erba e leggere tre libri, ininterrottamente. Avrei voglia di mettermi su un aereo, zaino in spalla e arrivare fino a Bali e dondolarmi su quell’altalena che si vede nelle foto, per sentirmi per qualche minuto finalmente leggera. Avrei voglia di un tuffo in piscina dal trampolino e di uno dallo scoglio nel mare. Avrei voglia di tuffarmi nel cielo da un aeroplano, per vedere che effetto fa volare. Avrei voglia di una carbonara a Trastevere e di un tonkatsu a Kyoto. Avrei voglia di vedere i ciliegi in fiore a Tokyo e i leoni correre nella savana. Avrei voglia di un tramonto a filo d’acqua, ma anche di un’alba a 4000 metri.
Dietro i capelli sporchi di una mamma stanca, le mani imbrattate d’olio di un papà pieno di debiti, la fronte raggrinzita di una nonna che cura i nipoti, gli occhi gonfi di una moglie preoccupata, la schiena ricurva di una badante, vi siete mai chiesti che desideri vi fossero?
Siamo fatti di carne e sogni, non solo di sudore e sacrifici.
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