Vado in vacanza, e poi continui a fare quello che facevi prima: stare ore su Facebook, controllare la posta da ogni dove, rispondere ai commenti e alle mail. Vado in vacanza e non stacchi mai da quell’idea di essere onnipresente, sempre ammirato, sempre sotto i riflettori. Vado in vacanza… e la differenza dove sta?
Sono sempre stata brava a fare spazio: a un certo punto le cose che si accumulano nell’armadio, in libreria, in cantina, nel cuore, nella testa, mi vien voglia di gettarle via, di fare pulizia. Scatta quel clic, quel raptus che ti dà l’adrenalina giusta per dedicarti a mettere ordine, dentro e fuori di te. Prima ancora dei manuali bestseller, prima ancora di tutte le raccomandazioni da parte di luminari della scienza, per me liberarmi del superfluo, dell’inutile, del surplus è sempre stata una condizione necessaria per andare avanti.
Anche la vacanza lo è, ma per essere davvero efficacia, deve per forza di cose essere l’opposto di tutto ciò che facevi prima: non puoi dire di essere in vacanza, se continui a vivere come facevi solo il giorno prima, e non basta spostarsi di mille km, bisogna proprio cambiare la forma mentis. Essere in vacanza è una condizione mentale più che fisica, è saper dare qualità al tempo, anche saperlo perdere, non necessariamente riempirlo con mille cose da fare, ma farne bene anche solo una.
Io queste vacanze me le voglio prendere per ricaricarmi: stare un po’ con me stessa, ridurre al minimo la vita sociale, sia on che offline, perdermi nella luce abbacinante del sole, meditare su ciò che è stato, senza farmi troppe domande sul perché, e provare a capire come fare meglio in ciò che sarà, camminare a piedi nudi che per me significa libertà, oziare, imparando a perdere tempo, io che sono sempre di corsa come il Bianconiglio, nutrire la mente con le mie passioni – la lettura, la musica, la natura –, nutrire lo spirito con il silenzio, la preghiera, la meditazione.
Smettetela di cercare il modo di mettervi in contatto con gli altri, piuttosto preoccupatevi di trovare il modo di mettervi in contatto con voi stessi. Perdetevi nella bellezza: è l’unico modo per ritrovarsi davvero.
Buone vacanze, ci leggiamo a settembre!

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