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ottobre 21, 2020

Tenetevi strette le vostre piccole cose

  • Strettamente personale

Avevo bisogno di un pensiero felice prima di addormentarmi ieri notte. Me ne sono arrivati migliaia, che mi hanno cullato tutto il giorno.
“Ditemi una cosa positiva di questo 2020”, vi ho chiesto. A dispetto di quanto potessi credere, ho visto più persone positive di quanto pensassi. Chi ha partorito in piena pandemia, chi si è sposata, chi ha ritrovato se stessa, chi l’amore, chi ha imparato ad apprezzare il silenzio, chi ha capito l’importanza di avere tempo, chi quella di avere una famiglia…

Siamo “gente che spera, cercando qualcosa di più in fondo alla sera”, per dirla come vent’anni fa. È bello avere speranza, perché ti fa credere di non poter perdere mai, al massimo impari.

Ne so qualcosa, io, che ho continuato a sperare anche quando non c’era motivo apparente per farlo. Ho continuato a credere che ce l’avrei potuta fare anche da sola. Ma ora sto vacillando.

E non perché non credo più in me stessa. Ma perché non credo più nel mondo là fuori. Dove succede tutto e il contrario di tutto. Ti addormenti con una piccola certezza e ti risvegli che forse non puoi più nemmeno mettere il naso fuori di casa.

Mi mancano le piccole certezze che erano certe per davvero: i suoi sorrisi, le mie braccia intorno al suo collo, i suoi abbracci prima di chiudere gli occhi, le sue mani sui miei seni, i suoi baci appassionati, i suoi biglietti sparsi per casa, le nostre colazioni, i suoi hamburger… Tutte quelle cose che se anche domani chiudevano il mondo, io nel mio piccolo ce le avevo. E che ora non ho più.

Questo fa l’assenza di chi ami: ti fa vacillare nel tuo piccolo mondo. Tenetevi strette le piccole cose che vi tengono in piedi: vi terranno al caldo nelle notti in cui i singhiozzi andranno al ritmo del vostro cuore.

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by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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