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  1. aprile 29, 2020

    Cambia gli occhi

    • Faccio cose vedo gente...
    Cambia gli occhi

    Io capisco chi dice che avrebbe preferito una quarantena vista mare. Ma posso dire che a me non manca niente? Forse è tempo di cambiare lo sguardo e di chiudere la bocca. La difficoltà ti deve cambiare gli occhi e il cuore, altrimenti è solo un’occasione sprecata.…

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  2. aprile 21, 2020

    Ciao Marco

    • Strettamente personale
    Ciao Marco

    Martedì mattina. Piove. È primavera, ma pare autunno. “Sì, pronto dottore. Volevo avvisarla che è pronto il materiale da farle avere. Glielo possiamo portare?”. “Sì, vi aspetto per le 12”. “Oggi?”. “Sì, non vi è arrivata la mail?”. Le 12 son tra poche ore, vado a svegliare Matteo. “Dobbiamo andare in ospedale, ora”. Prepara tutte le autocertificazioni, la mascherina, i guanti… Non usciamo di casa da due mesi, ne avremmo fatto a meno. Per strada c’è un quarto del traffico, si attraversa Milano in mezz’ora, unico risvolto positivo di questa situazione surreale. Arriviamo al primo ospedale, scendo solo io a recuperare il materiale. Senza ombrello, senza borsa, meno cose ho, meglio è. Ci sono pochissime persone, non ci si guarda negli occhi, tutti concentrati a evitare il nemico, come se potessimo vederlo. Poi anche volendo, non riuscirei: gli occhiali mi si appannano, respiro a fatica. Recupero il materiale, raggiungo Teo in auto, getto il primo paio di guanti. Tolgo la…

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  3. aprile 9, 2020

    Fare della prigione un paradiso

    • Strettamente personale
    Fare della prigione un paradiso

    Ogni giorno è identico all’altro. Sveglia, colazione, pc, pranzo, pc, cena, divano, letto. E si ricomincia daccapo. Eppure sto amando tutto, tutto. Le nostre sveglie posticipate, i nostri pranzi cucinati insieme, i nostri pisolini nel prato con Nara che ci saltella intorno, le nostre cene indovinando le età di sconosciuti, le nostre serate a divorare serie tv – ma quanto ci è piaciuta “La casa di carta”, eh quanto? -, le nostre chiacchiere nel letto. “Quando ricomincerà tutto, sarò felice per te perché potrai uscire di nuovo e andare agli allenamenti e fare la tua vita di prima – mi ha detto serio Teo oggi – Ma mi dispiacerà perché amo averti con me nella mia vita. Per me questa quarantena é stato un upgrade. Son proprio felice con te, tanto”. È proprio vero che avere accanto la persona giusta nei momenti sbagliati può farti sembrare il paradiso anche la più terribile delle prigionie. [Now playing: Depeche Mode – “Home”]…

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  4. marzo 28, 2020

    Un passo verso l’altro

    • Storie di tutti i giorni
    Un passo verso l’altro

    In questo momento drammatico ognuno aiuta, facendo il suo: i medici soccorrono e guariscono, i politici amministrano, i commessi fanno in modo che gli scaffali non siano mai sforniti. E noi comuni mortali? Oltre a rispettare le regole – che è già tutto quello che possiamo fare perché il pericolo rientri -, possiamo mettere al servizio i nostri talenti. Ieri sera al telefono con una mia carissima amica e collega, che tra le tante cose è anche food blogger, mi ha detto: “A me non va di dire la mia o di dare il bollettino dei morti al posto della Protezione Civile, io so cucinare, quindi continuo a ispirare le persone con i miei piatti. Perché è quello che so fare con più amore”. Proprio oggi mi hanno scritto persone diverse per diversi motivi: una ha scritto a Teo, ringraziandolo per le nostre dirette a base di meditazioni e riflessioni; una mi ha scritto, ringraziandomi di averle fatto scoprire la…

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  5. marzo 21, 2020

    Tutti sotto un tetto

    • Strettamente personale
    Tutti sotto un tetto

    Questa è la torta che mi ha portato la mia mamma, fatta da mia sorella. Era tra la spesa che le ho chiesto di fare per me, io che non posso muovermi di casa per nessun motivo. Mi ha lasciato anche una porzione del mio piatto preferito, il carpaccio di melanzane. Ieri sera l’ho vista per l’ultima volta, e chissà quando la potrò rivedere. Non sono una mammona, ma avere accanto la mamma in un momento del genere sarebbe di conforto. Sono rientrata in casa e sono scoppiata a piangere. Quanto vorrei la mia famiglia, ora tutta qui sotto lo stesso tetto. I miei genitori, ma anche i miei suoceri, e mia sorella. Come facevano una volta i nostri vecchi: abitavano tutti nella stessa casa, non c’era privacy, ma c’erano le fiabe, le chiacchiere, un piatto di zuppa calda tutti insieme a tavola, un abbraccio quando si era giù, i giochi giù in giardino. La nostra società del benessere ha…

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  6. marzo 19, 2020

    Ti chiamo dopo, papà

    • Strettamente personale
    Ti chiamo dopo, papà

    A me nell’ultimo periodo capita di svegliarmi presto, ma di non aver nessuna voglia di alzarmi per non sentire le brutte notizie del mondo là fuori. Così rimango nel letto a rigirarmi, a occhi aperti, in cerca di un buon motivo per farlo, di un pensiero felice, e spesso fatico a trovarlo in tempi come questi. Ma oggi è stato facile: oggi ho pensato a quando chiamerò il mio papà per fargli gli auguri, e a quando lo riabbraccerò – e sarà forte – e a quando staremo di nuovo tutti insieme. E festeggeremo e sarà bellissimo. Dopo ti chiamo, papà, per raccontarti il mio sogno semplice. Intanto, auguri papà, ti voglio un mondo di bene.…

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  7. marzo 4, 2020

    L’arte dei piccoli passi

    • Strettamente personale
    L’arte dei piccoli passi

    Non sapere quando si potrà uscire di nuovo di casa. Non sapere quando si potrà andare in vacanza, per la verità non sapere nemmeno se ci si potrà andare. Disdire gli appuntamenti all’ultimo minuto. Rimandarli a non si sa quando. Domani potrò andare a far la spesa? Come saremo messi domani? Il benessere ci ha abituati a vivere proiettati costantemente nel futuro. La malattia ci costringe a vivere giorno per giorno. Perché domani non sai come potresti stare, dove potresti essere. Io e Teo ne sappiamo qualcosa. A questo vivere eternamente nel presente, senza poter fare uno straccio di programma per il futuro, siamo abituati. Fa paura, è difficile, lo sappiamo. L’arte dei piccoli passi richiede molto tempo per essere assimilata. Ma se c’è qualcosa che possiamo imparare da questa situazione paradossale è proprio questa. Far tesoro dell’ora, dell’oggi: non c’è lezione più preziosa. [Now playing: “How soon is now?” – The Smiths]…

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  8. febbraio 21, 2020

    Se ci sono limiti non è amore

    • Strettamente personale
    Se ci sono limiti non è amore

    “A vedere come vanno le coppie oggigiorno, la velocità con cui si tradiscono, si mollano, si stufano, son felice di essere single”, mi ha confessato una mia amica ieri sera. Io invece son felice di essere in coppia, ma felice da impazzire. Metà della mia vita l’ho passata con quest’uomo, che ha trasformato in realtà ciò che ero in potenza. Senza essere mai un limite, ma un volano della mia energia, della mia fantasia, dei miei sogni. Se volevo rischiare, mi spingeva a farlo; se volevo cambiare, mi spronava; e lo fa ancora oggi. Sono giorni questi di grandi turbamenti: qualcosa potrebbe cambiare nella mia vita, e la novità, si sa, scombussola, soprattutto in una normalità conquistata a fatica. Ebbene, non ho mai sentito Teo mettermi di fronte ai nostri, ai miei limiti: “Sei brava, sogna in grande, ce la farai. Io ti aiuterò a scegliere ciò che ti valorizza. Insieme costruiremo il nostro futuro”. Ci sono giorni in cui…

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  9. febbraio 14, 2020

    Il mio piccolo principe

    • Strettamente personale
    Il mio piccolo principe

    Ero selvatica, tu mi hai addomesticata. Ero incolta, tu mi hai coltivata. Ero una fra centomila, tu mi hai reso speciale. È lo spendere del tempo per gli altri che li rende così importanti, scrissero una volta. Tu mi hai insegnato a prendermi cura di me, per poi essere completamente tua. E io che sono cresciuta col mito dello scavezzacollo, per la prima volta nella mia vita ho desiderato un principe. Sei e sarai sempre il mio piccolo principe.…

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  10. febbraio 7, 2020

    Siamo abbastanza

    • Strettamente personale
    Siamo abbastanza

    Non son riuscita a svegliarmi per tempo. Non son riuscita a portar fuori la spazzatura. Ho dimenticato di scongelare la carne. Non ho risposto alla mail di ieri sera. Non ho salvato quel file. Non son riuscita a finire gli articoli. Non son riuscita a caricare gli altri in programma. Ho dimenticato di stendere i panni che son rimasti nel cestello. Non son riuscita a portar fuori Nara. Non son riuscita a finire di pulire casa. Non son riuscita ad andare a fare la spesa. Non ho voglia di cucinare. Non ho voglia di stare sul divano a guardare un film. Non ho voglia di fare l’amore. Le mie, le nostre giornate sono un’apparente infinita lista di fallimenti. Ma se riuscissimo a leggere tra le righe, ci accorgeremmo che abbiamo fatto abbastanza. Siamo arrivate in fondo alla giornata, conservando il sorriso. Ho fatto abbastanza, sono abbastanza. Siamo abbastanza.…

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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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