Avete mai sentito suonare da solo un basso? Note profonde, perforanti, apparentemente senza tonalità. E il violino? Grazioso, per carità, ma stridente. Persino la chitarra da sola perde di fascino. Ma se li unisci tutti insieme, si raggiunge la pienezza, tutto ha più senso.
Sabato ho assistito al concerto estivo dell’Ente Filarmonico di Guidizzolo: una raccolta delle colonne sonore più belle di sempre, magistralmente eseguite da un’orchestra sinfonica di 90 elementi, accompagnati da soprano, coro giovanile e coro gospel.
In alcuni passaggi ho faticato a trattenere le lacrime: per i ricordi, per le emozioni, per le evocazioni, per la musica nell’insieme. È incredibile come ogni strumento suoni per sé, ma in realtà va a perfezionare la melodia, e in alcune parti suona uno e un istante dopo, quello strumento si fa da parte per lasciare spazio a un altro.
Così è nella vita: da soli suoniamo certo, ma la melodia non sarà mai così bella, perfetta ed emozionante come quando ci stringiamo le mani e tutti insieme decidiamo di remare nella stessa direzione.
Chi vi dice che da soli si può fare tanto, non mente. Ma non dice tutta la verità: da soli si può fare tanto, ma insieme si può fare tutto.
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