Voi lo sapete che cos’è l’amore?
Lasciate che vi racconti una storia.
M. è sposata da 37 anni e qualche anno fa suo marito è stato paralizzato da un aneurisma, che l’ha costretto su una sedia a rotelle. Qualche anno fa, il loro paese è stato stravolto dal sisma. In piena notte una violenta scossa ha sballottato le mura della loro casa.
“All’1 c’è stata una prima avvisaglia, ma poi alle 4 il finimondo. Le mura si muovevano visibilmente. In preda al panico, sono corsa giù dalle scale e sono uscita in strada. Ma poi illogicamente ma razionalmente sono tornata in casa, su in camera. Mio marito non poteva muoversi, come potevo portarlo fuori? Così mi sono sdraiata accanto a lui e mi son detta: sarà quel che sarà“.
I miei occhi si son velati. Conosco bene quella sensazione: sapere che tutto crollerà, come un castello di carte, ma avere il coraggio di rimanere a puntellare le mura con le proprie mani. Che magari può andar male, come ai vecchietti sul Titanic, morti abbracciati mentre l’oceano se li portava via, ma magari può anche andar bene, come a Rose che torna a salvare il suo Jack, imprigionato nella terza classe di una nave che sta affondando.
Quella notte la loro casa rimase in piedi, ma M. non poteva saperlo. Ma forse il loro amore sì. Ché forse poi l’amore sta tutto qui, nell’avere il coraggio di accettare “quel che sarà”. Quell’ineluttabile paura di morire, ma l’aver ancora più paura di stare in vita senza l’altro.
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