Settembre: comincia un nuovo anno. Mi do nuovi propositi, non per omologarmi, ma per migliorarmi. Voglio frequentare un corso di primo intervento per mettermi alla prova e poter fare tutto il possibile per essere utile al prossimo. Voglio imparare a dire di no alle cose che non mi convengono, che non mi rendono felice. Voglio imparare a non rendere conto di come gestisco il mio tempo, se la cosa non danneggia nessuno. Voglio allontanare le persone tossiche, che inquinano l’anima e la vita e a lungo andare diventano letali. Voglio imparare a non chiedere scusa se dedico del tempo a me stessa. Voglio cominciare a prendermi cura della mia anima seriamente: se hai cura delle cose che contano, le cose belle arriveranno da sè, come le api nei giardini più belli. Per questo, voglio cominciare a praticare yoga in modo serio: per mettermi in contatto con me stessa e imparare ad amarmi. Voglio prendermi cura di casa mia: imparare a…
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Il coraggio di scegliere l’Amore
“Te lo voglio dire una volta sola, non l’ho mai detto prima d’ora: questo genere di certezza si ha soltanto una volta nella vita”. Dal film “I ponti di Madison County” Ve la ricordate Francesca, la protagonista del film “I ponti di Madison County”, interpretata da una strepitosa Meryl Streep? Una ‘semplice’ donna di origini baresi, che per amore si trasferisce nelle sperdute campagne dell’Iowa e per la famiglia si annulla fino a vivere una vita fatta di ‘piccole cose’. Poi, a un certo punto, nella sua vita irrompe un tornado: si innamora, come mai aveva fatto prima. Come mai aveva fatto. In quattro giorni conosce la passione, l’amore vero, che le consuma il cuore e l’anima. Davanti alla scelta se continuare a essere una brava moglie e madre o una donna libera e innamorata, sceglie la prima condizione: emblematica la scena in cui lei sul furgone accanto al marito, in coda al semaforo, ha la mano sulla maniglia della…
Come ero, come eravamo
“Come ero | e come sono ora | dove ero | e come sento ora, lo so quello di cui ho bisogno, lo so”. Giorgia Ero più giovane, avevo più entusiasmo, da qualche mese è spuntato il primo capello bianco, proprio nella frangetta. Ero più magra e più in forma, avevo più fiato, senza dubbio. Ero meno cinica, diciamo anche meno stronza: col passare degli anni, mi sono arrogata il diritto di dire sempre come la penso. Che senso ha essere circondata da ipocriti o gente che non si stima? Ero meno stanca: ora mi sembra sempre di stare in affanno, di rincorrere il tempo, invece che di dominarlo. Avevo meno lavoro: era anche vero che stavo agli inizi della mia avventura, che ancora mi appassiona, come il primo giorno. Ero più entusiasta, avevo molte più aspettative, sulle persone, sui rapporti, sul lavoro, anche sull’amore: sognavo la classica favola, un marito, due figli, un cane e la staccionata bianca.…
Grazie (a Zankyou, a voi, a me…)
Quando quasi cinque anni fa decisi di aprire questo blog non avevo grosse pretese né un grande progetto in mente: solo raccontare l’amore, il matrimonio, la vita attraverso il mio punto di vista, a volte fatto di nuvole rosa, ma anche di tanto realismo e sofferenza, e poi volevo scrivere scrivere e ancora scrivere, perché è la cosa che so fare meglio (credo), ciò che mi fa stare bene e mi fa sentire viva! A supportarmi – come sempre – la mia Boss, che tuttora asseconda e incoraggia ogni mia follia: ha creduto in me ancor prima che lo facessi io, è stata la mia mentore, ora è soprattutto una grande Amica e una delle più grandi fortune successe nella mia vita. Anche allora mi disse: “Buttati, provaci!” e io l’ascoltai, perché lei aveva e ha anche oggi sempre ragione. E ha avuto ragione, cazzo. L’altra mattina mi sveglio e trovo una mail che recita: “È un immenso piacere comunicarvi…
Un taglio col passato
L’emozione più grande per voi nell’ultimo periodo? Per me è stato un taglio di capelli. Sì, un gesto banale, ripetitivo, cadenzato dalla ricrescita della chioma, per qualcuno un momento di relax nella vita frenetica, per altri solo una scocciatura e un inutile esborso di soldi, comunque sia, per tutti un appuntamento usuale, per niente speciale con la propria bellezza e la cura di sé. Ottobre Teo si presenta davanti a me con il rasoio elettrico, deciso a far piazza pulita sulla testa della sua folta chioma, ai tempi lunga, lucente, di un bel nero corvino, dei capelli bellissimi. “Ma amore, han detto all’ospedale che con questa cura non dovresti perderli”, “Non mi interessa: già la chemio mi dà ansia, non voglio dover aver paura di trovarmi delle ciocche per le mani. Non ce la farei”. A quel punto, facendomi coraggio, mi sono armata del rasoio e ho rasato quasi a zero la sua testa. La chemio avrebbe fatto il resto:…
L’eternità in un istante
Tutti noi sin dalla nascita siamo proiettati nell’immortalità: a nessuno a nessuna età viene in mente che prima o poi, un giorno, non ci saremo più. Per questo tendiamo a procrastinare, a rimandare a domani quello che non abbiamo voglia di fare oggi, dicendo: “Tanto c’è tempo”. C’è tempo domani per scrivere quell’articolo che oggi non ho voglia di scrivere, per mettersi a dieta, per chiedere scusa, per progettare una vita insieme, per organizzare un matrimonio, per fare un figlio… C’è tempo domani, tanto abbiamo tutta la vita davanti. Un orizzonte di spazio infinito per tentare di essere felici, per provare a vivere. Che di solito la parola fine compare solo prima dei titoli di coda, e i titoli di coda in un’esistenza scorrono solo in prossimità di quella comune ai più come vecchiaia. Ma se così non fosse? Se il destino volesse tirare il sipario e far finire lo spettacolo molto prima? Se a trent’anni tu fossi costretto a…
Come farfalle
Rido. Canto e ballo in macchina, alzo gli occhi al cielo e li strizzo per godermi appieno i timidi raggi di sole invernali, saltello dandogli la mano, uscendo dall’ospedale. Rido. E le persone mi prendono per pazza. Sia chi non mi conosce che chi sì. I primi perché in questa società tendente al lamento continuo e all’autocommiserazione, una che ride sarà una dissociata; i secondi perché con tutti i problemi e i pensieri che ha, cazzo c’avrà mai da ridere? Ebbene, vi racconto una storia: la conoscete la vita di una farfalla? Uno degli insetti più belli, forse l’unico, che da bruco poi diventa crisalide, un periodo di incubazione necessario per infine dispiegare le ali e provare a dare il meglio nel tempo che le resta da lì all’eternità. Sì, perché le farfalle non durano moltissimo: alcune pochi mesi, altre pochi giorni, qualcuna solo poche ore. E in quel breve tempo non hanno modo di fare progetti, vivono, vivono forte,…
Il miracolo del Natale
E così anche quest’anno è Natale. Che ci crediate o no, è bello che sia così: quantomeno è una certezza, torna sempre e puntualissimo, il 25 di dicembre. Torna anche se non vi piacciono le feste, torna anche se non credete in Gesù Bambino, torna anche se state soffrendo, torna anche se siete incazzati, torna anche se non avete motivi per festeggiare. Torna, e in questo mondo così precario, che bello sapere che qualcosa o qualcuno torna sempre per noi. Quest’anno ho rischiato di appartenere alla schiera appena descritta: all’inizio dell’Avvento ero davvero incazzata nera, e già stanca, prima di cominciare a lottare. Sentire la parola cancro per l’ennesima volta nella storia di un ragazzo di appena 33 anni e per l’ennesima volta sotto Natale non è un rospo facile da ingoiare. Eppure. Ho passato i primi tempi a urlare contro il cielo e a chiedere: “Ehi, che cazzo, ce l’hai con me? Ce l’hai con noi? Che ti abbiamo…
Quattro parole
Poche ore e sarà vuoto. La mente e il cuore si faranno leggeri, il tempo di preparare tutto e abbandonarsi all’ignoto, al bello della novità. Tra poco sarà vacanza e voglio proprio gustarmi appieno il vero senso di questa parola, che letteralmente significa “fare spazio, fare vuoto”. Quattro parole voglio tenermi per me, per queste vacanze, quattro parole guida per vivermi questo tempo nuovo, lontano dall’abitudine e da quello che siamo abituati a vedere. La prima è chiudere: chiudere un articolo, col lavoro, la valigia. Stiparci dentro tutto il vissuto finora, tutte le preoccupazioni, ma anche le cose belle successe. Chiudere alcuni rapporti malconci, malandati, chiudere con il sentirsi sempre in difetto, chiudere col passato che ci ha fatto male, ma ci ha anche insegnato a crescere. Chiudere le porte tenute sempre socchiuse per vedere se qualcuno tornava, chiudere gli occhi e fare bei sogni, e provare a immaginare la vita che avremmo sempre voluto. Chiudere a volte non è…
La tua felicità è la mia felicità
Non va. È un periodo così. Passerà, mi dico da ormai un mesetto. Manca il respiro, sto sempre in affanno, con il fiato in rincorsa: sarà questo caldo… Ma va, per quello basta accendere il condizionatore e sparisce. È una soluzione illusoria, ma funziona, dà sollievo, almeno per un momento. Ma per i problemi, per i pensieri, per le preoccupazioni, dov’è il telecomando del condizionatore? Dove l’avete nascosto? Che poi, bastasse solo quello… È che funziona sempre così: arriva il periodo in cui sei più presa, hai mille cose da fare, non sai da che parte girarti e ti piombano addosso mille altri pensieri, mille altre preoccupazioni, mille imprevisti da risolvere. E non sai dove sbattere la testa. Ed entri in un circolo vizioso, e ti sembra che non vi sia soluzione. E la luce in fondo al tunnel non si vede. Annaspi, cercando di arrivare alla fine del giorno, quando riuscirai a tornare nemmeno sai come in superficie e…