Alle mie amiche in attesa, a quelle con gli occhi che brillano e a te, vita mia: voi siete il mio settembre.
Settembre è il mio mese preferito. È il mese dei propositi, dei cambiamenti, delle promesse e delle scommesse. Le giornate soleggiate lasciano il passo alla lenta caduta delle foglie e ai tramonti incendiati; le persone ricominciano a girare come trottole in città, alle prese con i loro mille impegni e io faccio progetti e scrivo buoni propositi sull’agenda, con la mia tazza di tè fumante in mano, osservando la bellezza della vita che mi scorre davanti. Settembre è il mese delle coccole nel lettone la domenica mattina, delle coccole con le micie sul divano la sera, della canzone “Impressioni di settembre”, che in questo periodo ascolto a ripetizione, della ripresa del lavoro e delle attività sportive. È il mese della rinascita, delle belle speranze, della mia nascita. Sono felice di essere nata a settembre, perché così ogni anno è come se rinascessi anch’io insieme alle mie speranze: butto il cuore oltre all’ostacolo e… oplà, salto.
Quest’anno poi settembre ha avuto un sapore tutto particolare: quello delle buone notizie, che ti scaldano il cuore, come una serata con gli amici veri, un sacchetto di caldarroste fumanti o un maglione in lana mohair. Proprio l’altro giorno, una delle mie più care amiche mi ha annunciato di aspettare un bambino: lei che fino a un anno e mezzo fa era in crisi nera perché non credeva più nell’amore, negli uomini, che l’avevano delusa, presa in giro. Poi all’improvviso, a una festa, lui. E niente è stato più lo stesso. Un bacio e poi… lentamente conoscersi, ma sapendo già di piacersi, appartenersi. Amarsi. E ora, questo regalo inaspettato dal cielo: un piccolo fagiolino, lì nel suo pancino da scricciolo, come scricciolo è lei. Una scelta non scelta, ma che ha scelto lei, loro, come solo una benedizione può fare. E lei è bella, bellissima, come solo le donne in attesa sanno essere. E si è arresa all’evidenza che l’amore non solo capita, ma ti travolge, ti sceglie per un disegno che magari subito non è chiaro, ma che c’è. E ha come scopo la nostra felicità.
Nello stesso giorno, lui che mi chiama per dirmi che gli esami sono andati bene, che lui sta bene, con una voce felice ma contenuta, sommessa, di una felicità che solo chi ha sofferto davvero conosce e custodisce gelosamente, perché ha paura che voli via, da un momento all’altro. E anche ora che scrivo e qualche ora è passata, sono felice che il cuore mi potrebbe scoppiare, ma ho un groppo qui all’altezza della gola, che non va giù, grata per questo enorme regalo di compleanno e felice che lui possa rinascere a vita nuova, di nuovo.
Ieri sono andata a trovare una mia cara amica che tra un mese si sposerà. Che bello vedere nei suoi occhi l’orgoglio e la felicità mentre mi mostrava tutte le cose comprate per il centrotavola, per gli inviti, le bomboniere, le scarpe da sposa, e come sarà il vestito… Nonostante lo scoramento per un lavoro che l’ha delusa e che non arriva, i suoi occhi brillavano quando mi parlava del futuro. Forse perché lei non si vedeva, ma nonostante il suo pessimismo, nei suoi occhi ho visto una luce, quella di chi crede ancora nei sogni e nell’amore e sono convinta – come ho detto a lei – che le cose belle attirino cose belle. E lei ne sta per vivere una bellissima, che le cambierà la vita per sempre.
Oggi rivedrò una mia carissima amica d’infanzia: ci conosciamo da 25 anni, abbiamo preso strade diverse, ma siamo sempre unite. Un anno fa si è sposata, tra una settimana ha il termine: sto per diventare zia di Serena, un nome che è auspicio, proposito, programma, stile di vita. Non vedo l’ora di vederla, di osservare la sua bellezza, di guardarla mentre si accarezza il pancione, mentre parla di sua figlia. Tra una settimana, se non prima, la sua vita cambierà per sempre: e io voglio esserci.
Domani vedrò un’altra mia cara amica, compagna di avventure sportive e di vita, instancabile portatrice di sorrisi e di entusiasmo. Anche lei aspetta un bambino, un maschietto, che tra un mese vedrà la luce e non vedo l’ora di abbracciarla per sentire il calore della vita travolgermi.
Vite che arrivano, vite che rinascono, vite che cambiano: con loro riparto anch’io. Mi sento invasa, circondata, riempita dall’amore, e non c’è niente di meglio per riprendere in mano la propria vita. Settembre è il mio mese preferito. E ora sapete il perché.
…E la vita nel mio petto batte piano/respiro la nebbia/penso a te… (PFM)
Poesia. E mi commuovo ogni volta.
Un abbraccio!
Mi son commossa…
Grazie Cristina! Buona rinascita anche a te! Un abbraccio
“scrivo buoni propositi sull’agenda, con la mia tazza di tè fumante in mano, osservando la bellezza della vita che mi scorre davanti. ” … forse non è il caso di avere un approccio più aggressivo? Tutto questo miele rischia di farmi venire il diabete 🙂
Filippo, puoi sempre cambiare genere di letture, no?
Lo, grazie per pensare alla mia salute. Ti Lo-llo. hihihihihhihih.