“Nessun non ce la farai
vale quanto un non mollare”.
Cranio randagio
“Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia”, così diceva Erasmo da Rotterdam anni e anni fa. Fino a un po’ di tempo fa, l’avrei ritenuta una cazzata: io, così inquadrata, precisa, con i miei desideri tutti lì, in fila da realizzare. Avevo dei programmi, che sono stati tutti mandati all’aria dal suo arrivo. Un uragano, un tornado di vita, nonostante le condizioni precarie della sua salute.
È arrivato e ha spazzato via ogni mia certezza, lasciandomi nuda in mezzo alla tempesta. Aveva un obiettivo e un piano tutto sconclusionato per perseguirlo. Tutto sconclusionato pareva a me, che vivevo di regole e percorsi già predefiniti. “Voglio scrivere un libro, diventerò uno scrittore”. Chi?, pensavo io. Ma non osavo dirglielo. Come poteva mai sperarci in un Paese dove se non hai conoscenze non arrivi da nessuna parte, non dico in Paradiso, ma nemmeno alla portineria dei palazzi più prestigiosi? “Ho un’idea: scriverò di fiabe, per parlare della malattia e delle cose brutte e dare un insegnamento”. Una cosa vecchia migliaia di anni?, pensavo io. Ma questo è proprio folle. Come pensa che possa funzionare di questi anni? “Scriverò a tutti gli editori, qualcuno mi sentirà”. E dai e dai, e prova e prova. Poche risposte, quelle poche ricevute negative. Ecco, lo sapevo, avevo ragione io. Era una follia, ma come fa a non vederlo? “Ok, non mi ascoltano. Provo con il crowdfunding”. Quasi ventimila euro in quattro mesi, di sti tempi? Ma questo proprio non ce la fa!
E invece, non solo li ha raccolti, ma ha anche creato un seguito di persone che lo sostengono al di là del progetto editoriale. E continuano a farlo. “Francy, non mi sono scordata di voi. Avete qualcosa da sottoporre a Mondadori? Sono interessati al libro”. Cosa? È uno scherzo, penso io. “No, è tutto vero, mandami qualcosa”. Mandato, piaciuto, appuntamento. È fatta.
Martedì 21 novembre in tutte le librerie d’Italia uscirà il libro “Piccole fiabe per grandi guerrieri”, il libro di Matteo Losa, edito da Mondadori. Il suo progetto, la sua creatura, il suo sogno. Ora è uno scrittore professionista, chi l’avrebbe mai detto? Io no. Ero scettica, mi sembrava una follia. Ma forse invece no. Perché nonostante questo, ho continuato a stargli accanto e a sostenerlo e a metterci tutta me stessa. Che forse in cuor mio sapevo che prima o poi ce l’avrebbe fatta. Che forse solo i folli hanno ben chiara la visione dritto davanti a sé.
21 novembre, Piccole fiabe per grandi guerrieri di Matteo Losa, Mondadori: se è un sogno non svegliatemi. Però, intanto andate a comprarlo, ja. Fatevi un regalo: fidatevi, ne varrà la pena.
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