L’altra sera io e Teo abbiamo visto Creed II, l’ennesimo episodio della saga di Rocky. Praticamente la replica di Rocky IV, solo con Adonis Creed e Viktor Drago al posto di Rocky e Ivan. Pur essendo un’americanata, Rocky è una delle saghe che amo di più: perché non è solo sport e onore, ma anche amore che ti fa volare alto e ti salva.
Quando Rocky saliva sul ring, lì sotto c’era Adriana. Quando ci saliva Apollo, con lui c’era Mary Anne. In questo episodio, al fianco di Adonis c’è Bianca. Quando Rocky ha trionfato contro Drago, hanno inquadrato per lungo tempo Balboa. Così come quando Apollo è morto o quando Adonis ha sconfitto Viktor. Ma in tutti questi casi la mia attenzione veniva catturata sempre da quei pochi istanti in cui inquadravano Adriana, Mary Anne o Bianca.
Cosa si deve provare quando chi ami sale sul ring a dare e ricevere colpi mortali e tu sei lì sotto e non puoi fare nulla, se non dirgli che ce la farà e di picchiare più forte e di rialzarsi e di non gettare la spugna? Cosa si prova quando sai che sarà un incontro duro e provante, ma tirarti indietro non puoi e l’unica cosa che ti rimane da fare è stargli accanto e non lasciarlo? Cosa si prova sapendo che forse da quel ring lui non scenderà mai o sarà sconfitto al punto che non potrà più risalirci?
Di Adriana, Mary Anne e Bianca è pieno il mondo. Di loro, di noi non si parla mai. Ora Teo è di nuovo sul ring, ma a differenza di Apollo, Rocky e Adonis, l’avversario ha lanciato la sfida e lui non ha potuto fare altro che accettare, perché contro la malattia se non sali sul ring, sei già morto. E io, come Adriana, rimango lì sotto a dirgli che andrà tutto bene, che deve picchiare più forte, che non deve mollare, che non può gettare la spugna, che rimarrà in piedi, che “se vuole infliggere dolore all’avversario, deve saperlo sopportare”.
Qui, sotto al ring, non abbiamo il potere di tirare alcun montante, ma possiamo spronare a tirarsi in piedi e amare ogni infinita debolezza del nostro pugile. Perché è solo facendogli conoscere la sua fragilità, che saprà volgerla a suo favore e sferrare il colpo che lo salverà.

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